L'enigma della camera 622 - Joël Dicker

Chi è l’uomo trovato riverso sul pavimento con due colpi di arma da fuoco? Chi è stato ad assassinarlo?
Quindici anni dopo, con l’inchiesta ancora aperta, un ignaro e giovane scrittore in vacanza a Verbier (è lo stesso Dicker il protagonista), mentre prova ad avere un'ispirazione per il suo nuovo romanzo, cercherà di scoprire cosa accadde quella notte di Dicembre nella camera 622.
Il tutto viene condito con colpi di scena e cambi di direzione inaspettati che danno soddisfazione a chi legge e soprattutto non permettono mai dei cali di attenzione né dei rallentamenti in un ritmo che è sempre molto ben calibrato. Ogni personaggio che appare nel libro è sempre molto caratterizzato e, per questo, molto credibile.
L'atmosfera che si instaura richiama altri tempi, forse un po' nostalgici, ma che proprio per questo, rendono la storia sempre più accattivante, insieme ad intrighi familiari e segreti tenuti all'oscuro per troppo tempo; l'insospettabile diventa il centro della diatriba e la scena cambia, perchè tutti hanno un motivo per poter agire...ma come spesso accade, nulla è come sembra.
Fino alle ultime pagine la verità è ancora celata e quando viene rivelata si resta a bocca aperta chiedendosi 'ma come ho fatto a non capirlo prima?'
Come altri libri di Dicker, questo lo consiglio a tutti coloro che desiderano leggere un giallo ambientato nei giorni nostri, ma con richiami ad un passato poco chiaro e irrisolto, quando ancora non c'erano tutti i mezzi tecnologici e avanzati per permettere le risoluzioni nonchè semplici comunicazioni, il che a mio parere rende un libro degno di essere letto per la suspence e la curiosità che trasmette.
Il merito va soprattutto all'autore che non smette mai di sorprendere...
Voto: 5/5🌟🌟🌟🌟🌟
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