L'ipnotista - di Lars Kepler --- Passato e presente agghiaccianti, ma poi?

L'IPNOTISTA dI LARS KEPLER - Foto 1 di 2

    Quasi mai mi capita di recensire un libro che non mi è piaciuto, poichè spesso non riesco a finire di leggerlo e lo abbandono; ma non è stato questo il caso. Probabilmente perchè venivo da un periodo di letture strane e libri abbandonati e non ho voluto far fare a questo la stessa fine; per cui contro ogni previsione mi sono sforzata molto e l'ho portato a termine (ho impiegato più di un mese 😓) anche nella speranza che succedesse qualcosa che poi mi avrebbe lasciato a bocca aperta. 

La storia inizia con una scena del crimine davvero agghiacciante, ritrovamenti di corpi in un mare di sangue e infatti questo mi ha subito catturata. Nella tragedia però c'è un superstite che viene subito ricoverato in ospedale in stato comatoso e che risulta quindi l'unica persona a poter far luce sulla vicenda che ha coinvolto la sua famiglia. Ma in quello stato è impossibile interrogarlo, perciò viene interpellato lo psichiatra Erik Maria Bark esperto di ipnosi: l'uomo è restio dal voler mettere in pratica la tecnica, influenzato troppo negativamente dal suo passato lavorativo e che gli ha portato non pochi problemi. Ma quando si vede con le spalle al muro, ed essendo lui l'unico a poter far parlare il sopravvissuto, decide di accettare l'incarico offertogli dall'ispettore di polizia Joona Linna

La scoperta che viene fatta ha dell'impossibile, e bisogna impiegare tutte le forze per poter portare a termine l'indagine, perchè a tutto si aggiunge il peso del passato che torna a cercarti e ti rende protagonista di una delle paure principali che possa avere un genitore. 

Mi fermo qui con il racconto della trama, perchè davvero non aprei come continuare se non dire di leggerlo...

Gli eventi si alternano tra loro, perchè è come se ci fossero due storie che si avvicendano: una che riguarda il presente con il ritrovamento dei corpi e la caccia all'assassino e l'altra che coinvolge Erik Maria Bark in prima persona, con il suo passato familiare e lavorativo nel ruolo di psichiatra ipnotista alquanto travagliato.

Infatti, improvvisamente la vicenda degli omicidi si interrompe per legarsi a eventi accaduti nel passato 'ipnotico' di dieci anni prima, per poi riprendere il racconto al presente.

Sembra ci sia qualcosa che lega tutto ma io non l'ho trovato o non l'ho capito, complice anche la mia lentezza nella lettura, cosa legata solo ed esclusivamente alla poca voglia di andare avanti che lottava contro la smania di finire il libro a tutti i costi 😅.

La narrazione l'ho trovata prolissa e eccessivamente dettagliata (troppi dettagli mi fanno perdere il filo), con troppi personaggi, ma questa ho notato essere una tecnica ricorrente in molti libri ambientati in nord Europa (Danimarca, Svezia, Finlandia) perchè scritti proprio da autori della stessa provenienza.

Inizialmente, avevo deciso di leggere questo libro perchè ho sentito parlare molto bene dello scrittore e poi perchè ho trovato una sua trasposizione cinematografica, che ho visto ed è risultata più confusionaria del libro stesso 😖. 

Indagando meglio, ho saputo poi che questo non è il miglior libro di Lars Kepler, ma che i successivi (alcuni dei quali vedono come protagonisti sempre l'ipnotista Erik Maria Bark e l'ispettore Joona Linna) sono di gran lunga migliori.

Perciò vorrei provare a leggere altro dello stesso scrittore, sperando vada meglio e le mie opinioni vengano confutate: ma per 'L'ipnotista', mi piacerebbe sapere cosa ne pensa chi l'ha letto, soprattutto trovare qualcuno a cui è piaciuto per capire cosa non è andato in me 😆. 

I gusti sono gusti e si sa, ciò che non è piaciuto a me può piacere a qualcun altro e viceversa 😉.

Per quest'ultimo motivo lo consiglio, ma ahimè do voto 2/5.

 

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